Mi chiamo Taryn Ferrentino e sono un architetto, mestiere eterogeneo che tra tanto altro comprende l’attività di progettista ovvero di chi pensa e concepisce prima ciò che verrà costruito dopo (wikipedia). Ci tengo molto alla dimensione del pensiero che precede ma credo che le idee siano spesso anticipate da un’attitudine pratica a cui infine fanno ritorno, ciò mi pone ripetutamente a confronto con la materia e con il fare. Senza stabilire confini, per me essere una creativa quasi mai si compie nell’ideazione di manufatti del tutto immaginati, e non solo perché il pensiero è permeabile e annota di continuo, ma nel mio caso soprattutto perché mi ritrovo molte volte a utilizzare ciò che c’è, a mettere a valore i ritrovamenti e l’imprevisto, ad accogliere l’idea di recupero, tutto ciò è per me invenzione al pari della creazione.  So di non essere alla moda, il nostro tempo ha il mito del genio creativo e dell’ultimo modello, è ammalato di rifiuti e di obsolescenza programmata. Me ne sono da tempo fatta una ragione.

ARRECREA.com è un contenitore di ciò che faccio e mi appassiona: nella sezione WORK ci sono i lavori portati a termine, progetti e realizzazioni talvolta in ambiti diversi e non solo “spaziali”; il BLOG è un raccoglitore di idee e suggestioni eterogenee, blocco note per osservazioni che diversamente andrebbero smarrite. Qui propongo ragionamenti, imbocco una possibilità, setaccio l’esperienza e trattengo ciò che mi sembra utile alle creazioni che verranno.

Due appunti

1. Ho scelto come oggetto che mi rappresentasse un bicchiere d’acqua perché qualsiasi cosa faccia a portata di mano c’è sempre dell’acqua o del tè, un’abitudine che negli anni mi ha causato qualche danno più o meno grave (documenti inzuppati, computer andati in malora, ecc.) ciò nonostante persevero avendo ormai sviluppato delle tecniche di salvaguardia. Se riguardo le vecchie foto l’elemento immancabile fra gli oggetti che mi circondano è lui, spettatore muto delle mie azioni e c’è sicuramente un riferimento al mio carattere nel fatto che il bicchiere sia più che mezzo pieno.

2. Il nome del sito racconta qualcosa dell’indole della città in cui sono nata: arrecrea o arrecreà in napoletano vuol dire divertirsi. M’arrecrea, mi rallegra, mi fa felice o arricriarsi (ovvero ricrearsi), essere a tal punto appagati che il corpo si rigenera, rinasce, s’arrecrea. Solo dopo averlo scelto mi sono accorta che è composto dalle sillabe iniziali di AR-chitettare, RE-inventare (o RE-inventarsi) e CREA-re, parole dal senso sovrapponibile e scambiabile che brevemente descrivono ciò che faccio.