CASA P (spazio moltiplicato)

Al primo sopralluogo in quest’abitazione affacciata sulle volte vetrate della galleria Principe di Napoli ho pensato di non essere mai stata in un luogo così poco dotato di carattere. L’unità residenziale ricavata dal frazionamento di un alloggio ottocentesco di grandi dimensioni era stata a sua volta frammentata in piccoli locali probabilmente con lo scopo di aumentarne l’appetibilità sul mercato. Il risultato spiazzante, oltre a quello di avere alcune stanze cieche, era la perdita dell’interezza dell’enorme (circa 30 mq) camera con vista sulla galleria.

Il progetto ha preso spunto dalla volontà di restituire, assieme alle dimensioni, il carattere perduto agli ambienti originari, ciò senza rinunciare ad avere uno spazio per ciascuna esigenza abitativa. In termini funzionali le dotazioni iniziali e finali sono queste:

– stato di fatto: soggiorno-pranzo, 2 stanze da letto, cucina, ingresso, disimpegno, bagno;

– progetto: soggiorno, sala da pranzo-cucina, 2 stanze da letto, ingresso-disimpegno, 2 bagni, area armadi, ripostiglio.

L’area vitale della casa, la zona giorno, è stata dilatata oltre che con la demolizione di tramezzi e controsoffittature compattando le aree distributive e di servizio. Il soggiorno filtra nella zona pranzo attraverso una doppia apertura e il lungo ballatoio che dà la possibilità di una vista indivisa sulle volte di vetro. La cucina posta in nicchia rende vivace e operoso l’ambiente principale consentendo di organizzare laddove era prima il doppio bagno con doccia passante e il ripostiglio-lavanderia. Le zone notte sono in alto e partecipano degli spazi ora interi attraverso leggere balaustre che si fanno arredo (libreria, scrivania, appoggio) dove serve, al di sotto vani passaggio con funzione di armadio consentono di alleggerire gli arredi. La scala in legno è essa stessa contenitore assolvendo alla funzione di guardaroba all’ingresso.

Ogni dettaglio contribuisce a ridare unità all’alloggio traendone la condizione di esserne parte ciò in termini progettuali consente di richiamare elementi e decori in posizioni non per forza comunicanti. Il risultato è uno spazio intero e moltiplicato che prova a rispondere alle necessità abitative senza perdere le qualità primitive.

Progettazione e direzione lavori: arch. Taryn Ferrentino