T.urban è una produzione artigianale di accessori di moda nata nel 2017 come esperienza di design applicata al tessile.
Nell’estate del 2016 ho lasciato il piccolo centro agricolo dell’Appennino campano dove per alcuni anni ho lavorato da architetto e mi sono trasferita a Reggio Emilia. Nel cambiare vita avevo chiaro che mi sarei reinventata a partire da me e qualunque progetto avessi realizzato lo avrei portato cucito addosso come un abito. T.urban è arrivato all’inizio del 2017 quale estensione del mestiere di creativa in una città per me ancora da scoprire mentre ero alla ricerca di ispirazione.
La cosa è andata così: per proteggermi dall’umidità padana mi arrotolavo una fascia sulla testa a mo di turbante, nessun tentativo di essere cool! In tante mi domandavano dove lo avessi acquistato e una volta ho risposto che si trattava di una mia creazione. Così ho cominciato a lavorare al progetto che è diventato il marchio T.urban. Ho ricercato uno stile urbano, contemporaneo, globale e ho provato a ridisegnare alcuni capi tradizionali sottraendovi gli elementi etnici. Per primo ho affrontato il progetto del turbante che immaginavo come un copricapo da poter usare in città, lo volevo libero da taglie, unisex e facile da indossare. È nato così il mio accessorio base per ogni collezione e ispiratore del marchio che letto all’inglese può essere turban (turbante) o the urban (urbano), mi sembrava appropriato per sintetizzare ciò che creo: capi derivati dalla tradizione e ripensati per la vita urbana.
Andando avanti ho cominciato è strutturare ciò che chiamo “moda nomade”, uno stile che attraversa e unisce culture rendendole contemporanee, nel senso di compresenti e attuali. Al nomadismo mi ispiro anche perché gli accessori che creo, come quelli idonei all’economia del viaggio, sono trasformabili e utili per abbigliamenti differenti, ciò li rende adeguati alla vita urbana che richiede un veloce adattamento a contesti diversi nel corso della giornata.
Dal principio mi hanno affiancato altre donne meravigliose, ognuna con competenze e passioni diverse non sempre coincidenti con la professione. Credo che questo sia ciò rende speciale il tempo riservato alle passioni: è un tempo scelto, sottratto ad altro, intensamente dedicato, che dona molta soddisfazione. Ringrazio immensamente EriKa Colaci per il video del backstage girato di straforo mentre eravamo tutte intente e affaccendate, rende l’idea dell’energia che mettiamo nel lavoro facendolo diventare passione.